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Programma di sviluppo rurale (Psr) del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr 2014-2020).
Bando rivolto a giovani agricoltori tra 18 e 40 anni (41 non compiuti): contributi a fondo perduto fino a 40.000 euro per iniziare l’attività, contributi a fondo perduto fino al 60% sugli investimenti. Domande online sul portale di Artea dal 3 febbraio fino alle ore 13 del 16 marzo 2020.
La Regione Toscana con decreto dirigenziale n. 21112 del 19 dicembre 2019 ha approvato il bando “Aiuto all’avviamento di imprese per giovani agricoltori. Pacchetto giovani annualità 2019” (allegato A del decreto n. 21112/2019), cofinanziato dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr) 2014-2020.
Il bando rientra nell’ambito delle iniziative promosse da Giovanisì, il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani.
Finalità
Il bando “Aiuto all’avviamento di imprese per giovani agricoltori – Pacchetto Giovani – Annualità 2019” (approvato con decreto dirigenziale n. 21112 del 19/12/2019 è finalizzato a favorire il ricambio generazionale nel settore agricolo.
Il bando consente al giovane di ottenere un premio per l’avviamento dell’attività agricola e contemporaneamente di ricevere dei contributi agli investimenti finalizzati all’ammodernamento delle strutture e dotazioni aziendali e alla diversificazione delle attività agricole.
Scadenza e presentazione della domanda
La domanda di aiuto deve essere presentata utilizzando la modulistica presente sull’anagrafe ARTEA (www.artea.toscana.it) dal 03 febbraio 2020 al 16 marzo 2020 (ore 13.00).
Soggetti ammessi a presentare la domanda di aiuto
Per poter accedere al “Pacchetto Giovani”, i giovani agricoltori che si insediano per la prima volta in una azienda agricola, in forma singola (ditta individuale) o associata (società di persone, società di capitale e cooperative agricole di conduzione), al momento della presentazione della domanda di aiuto devono:
• avere un’età compresa tra i 18 anni (compiuti) ed i 40 anni (41 non compiuti);
• aver preso per la prima volta la partita IVA come azienda agricola (individuale, società, cooperativa) nei 24 mesi precedenti alla presentazione della domanda di aiuto;
• presentare un Piano di Sviluppo aziendale;
• possedere o impegnarsi a conseguire adeguate qualifiche e competenze professionali;
• impegnarsi a diventare IAP (imprenditore agricolo professionale) entro la data di conclusione del piano aziendale;
• diventare “agricoltori attivi” (art. 9 Reg. UE 1307/13) entro 18 mesi dalla data di sottoscrizione del contratto per l’assegnazione dei contributi e comunque non oltre la conclusione del Piano di sviluppo Aziendale qualora questa sia precedente al suddetto termine;
• insediarsi in un’azienda agricola che al momento della presentazione della domanda di aiuto ha la potenzialità di raggiungere una dimensione espressa in termini di Standard Output (SO) non inferiore a 13.000 euro e non superiore a 190.000 euro. Nel caso di pluralità di insediamenti nella stessa azienda le soglie minima e massima sono da considerarsi riferite ad ogni singolo giovane beneficiario.
Entità del finanziamento
Premio di primo insediamento. Il finanziamento prevede un premio di primo insediamento che ammonta a 30.000 euro a fondo perduto per ciascun giovane che si insedia, con aumento a 40.000 euro nel caso di insediamento in aziende ricadenti in aree montane.
In caso di insediamenti plurimi sono erogati fino ad un massimo di quattro premi con la presentazione di un unico piano aziendale. In questo caso il premio all’insediamento di ciascun beneficiario è pari a quello previsto nel caso di insediamento individuale.
Contributo sugli investimenti
E’ inoltre previsto un contributo a fondo perduto sugli investimenti da realizzare, attraverso l’attivazione obbligatoria di almeno uno fra i tipi di operazione 4.1.2, 4.1.5, e 6.4.1 (vedi il bando).
Per accedere al premio e al contributo sugli investimenti è necessario che ciascun giovane che si insedia faccia investimenti per almeno 50.000 euro sulle sottomisure complessivamente attivate.
Nell’ambito degli interventi finanziabili della sottomisura 6.4 sono incluse le attività di Agricoltura Sociale come di seguito riportato:
Interventi finalizzati allo sviluppo di attività sociali e di servizio per le comunità locali
Fra le attivita sociali e di servizio per le comunita locali di cui all’art.10 bis del Regolamento attuativo 46/R/2004 sono ammissibili gli interventi relativi alle seguenti attivita:
a) attività educative e didattico-ricreative:
– attivita afferenti ai nidi di infanzia e ai servizi integrativi della prima infanzia svolte nel rispetto della L.R. 32/2002 e del suo regolamento attuativo n.41/R/2013;
– attivita di accoglienza e soggiorno di bambini in eta prescolare dai 3 ai 6 anni svolte secondo la normativa vigente;
b) accoglienza di persone, compresi i minori, con disabilità o svantaggio: attivita giornaliera o di soggiorno con pernotto orientata anche all’inclusione nei processi produttivi agricoli di soggetti deboli, con disabilita o svantaggio o in fase di reinserimento sociale. Per tali attivita e necessaria la presenza di almeno un adulto con mansioni di animazione, custodia e formazione;
c) riabilitazione/cura tramite attività rurali: attivita giornaliera o di soggiorno con pernotto aventi finalita socio-terapeutiche o comunque di assistenza, anche attraverso specifiche metodologie collegate all’attivita aziendale rivolte a persone con disabilita o svantaggio di qualsiasi genere. Per tali attivita e necessaria la presenza di almeno un adulto con mansioni di animazione e custodia;
Le attivita di cui alle lettere b) e c) sono svolte nel rispetto della L.r. 41 del 24/02/2005.
Gli investimenti ammissibili sono i seguenti:
1) ristrutturazioni di fabbricati aziendali da adibire a soggiorni diurni o con pernotto e a locali polifunzionali, inclusi i servizi igienici necessari all’erogazione delle attivita socio assistenziali di cui all’art.10 bis del Regolamento attuativo n.46/R/2004;
2) allestimento all’interno dei fabbricati aziendali di locali polifunzionali per lo svolgimento di attivita socio-assistenziali inclusi i servizi igienici;
3) miglioramento delle condizioni di sicurezza e delle condizioni di agibilita e accessibilita aziendale e abbattimento delle barriere architettoniche;
4) acquisto di attrezzature, arredi e strumenti da impiegare per attivita sociali. Sono escluse dal contributo le spese per arredi esterni con funzione di mero svago (es. ombrelloni, barbecue, sdraio);
5) allestimento di aree da destinare a coltivazioni e/o allevamenti, non come attivita produttive aziendali, ma per lo svolgimento delle attivita sociali;
6) realizzazione e/o sistemazione di percorsi aziendali in sicurezza;
7) interventi per la realizzazione e/o sistemazione di percorsi didattico-naturalistici;
8) interventi relativi all’impiantistica e alla segnaletica.