Hai inviato il tuo curriculum ma nessuno ti ha risposto?
Anzi, a dirla tutta ne hai inviati a centinaia senza che nessuna azienda si facesse viva?
Come ben sai, il curriculum vitae è il biglietto da visita con cui ti presenti alle aziende e se nessun ti risponde, forse sono presenti degli errori all’interno del tuo CV di cui non ti rendi conto.
Spesso ciò che a noi non sembra essere un errore è invece considerato tale dal responsabile delle Risorse Umane, che ha il compito di valutare i CV.
Ecco 10 errori da evitare quando scrivi il tuo curriculum in modo da aumentare le possibilità di essere contattati per un colloquio di lavoro.
1. CV troppo lunghi
La lunghezza del CV è incisiva ai fini di una eventuale assunzione?
Molti pensano che la lunghezza del curriculum possa avere in qualche modo un effetto positivo.
E magari immaginano che un file esaustivo e ricco di contenuti possa impressionare positivamente il lettore. Niente di più sbagliato.
I selezionatori si trovano molto spesso a dover valutare centinaia di CV per la medesima posizione pertanto ottimizzano il tempo andando subito al dunque. E come lo fanno? Leggendo con maggiore attenzione le informazioni più interessanti relative al ruolo per cui il candidato si sta presentando.
Gli HR più autorevoli sostengono che le informazioni essenziali possono essere racchiuse in una, massimo due pagine, pertanto niente curriculum troppo lunghi.
2. Contatti non presenti o non aggiornati
Non ci crederai, ma uno degli errori più comuni presenti in un curriculum è l’assenza di contatti o l’indicazione di riferimenti vecchi e non aggiornati; la prima cosa da fare quando riprendi in mano il tuo curriculum dopo tanto tempo, è avere la premura di aggiornare i tuoi recapiti, email e telefono.
3. Abbondare con informazioni personali
Questo è un consiglio rivolto soprattutto a chi, avendo poco esperienza lavorativa, tende ad inserire hobby e passioni nel proprio curriculum.
Scrivere informazioni personali che possano aiutare a farvi conoscere può essere positivo, ma fate attenzione a mettere solo quelle che in qualche modo possono essere collegate alla posizione per la quale ti stai candidando; le altre risulterebbero fuorvianti e poco interessanti per l’esaminatore e sarebbero contro producenti.
4. Non rispettare un ordine cronologico delle esperienze lavorative
È importante inserire le proprie esperienze lavorative in un ordine cronologico, parti sempre dal tuo impiego più recente a quello più lontano.
I selezionatori tendono ad analizzare i curriculum leggendo le ultime due o tre esperienze non prendendo in considerazione i primi impieghi, se scrivete le vostre esperienze in modo disordinato e casuale darete l’impressione di essere disorganizzati e poco precisi.
5. Ignorare le parole chiave di una posizione
Inviare lo stesso curriculum per candidarsi a diverse posizioni lavorative non è mai una buona idea, è fondamentale personalizzare il proprio curriculum per ciascuna candidatura.
Quando trovi un annuncio di lavoro che possa essere interessante per te, devi fare un’attenta selezione delle parole chiave che trovi indicate; inserire queste parole all’interno del tuo curriculum sarà un ottimo elemento, in quanto indicherà come la tua esperienza potrebbe essere applicabile al lavoro per il quale vi state candidando.
6. Inserire bugie nel CV
Forse la cosa non vi sorprenderà molto, ma circa il 60% dei candidati mente quando scrive il proprio curriculum vitae.
Le bugie più comuni sono relative alle lingue straniere, ma anche a titoli di studio non conseguiti, attestati mai ricevuti, a corsi di perfezionamento mai frequentati e posizioni lavorative mai realmente ricoperte nel passato.
Ammesso che siate stati particolarmente abili a mentire ai recruiter in sede di colloquio, la verità verrà a galla quando vi verrà chiesto di fare cose che non sapete fare o anche prima, quando magari vi verranno richieste delle referenze tracciabili per verificare il vostro precedente lavoro.
7. Errori di Grammatica
La fretta è cattiva consigliera; una volta finito di scrivere il vostro curriculum trovate il tempo di rileggerlo con attenzione più volte.
Se un selezionatore leggendo un curriculum vitae trova errori grammaticali, di ortografia, di battitura o refusi, sai cosa pensa? Questo candidato non è una persona precisa, non è capace di scrivere in italiano corretto e soprattutto è superficiale perché non ha prestato la massima attenzione a quello che dovrebbe essere il suo biglietto da visita. Ecco che il vostro CV finirà direttamente nel cestino.
8. Foto poco professionale
La foto è un ulteriore elemento di presentazione, deve quindi restituire un’immagine professionale e affidabile del candidato.
Meglio usare uno sfondo neutro, evitare foto a figura intera (se non espressamente richiesto) e lasciare i filtri Instagram per altre occasioni!
9. Social Network sconvenienti
Inserire i vostri riferimenti Facebook, LinkedIn o Twitter all’interno del CV può essere una buona idea ma devi tenere presente che quello che comunichi ogni giorno, attraverso foto e parole, è poi l’idea che gli altri si fanno di te, anche sul piano professionale.
Indicate solo profili social in cui non siano stati postati foto e contenuti che possano metterti in cattiva luce o risultare in contrasto con mission, valori o regolamenti del futuro datore di lavoro.
10. Creatività
L’apertura di una nuova posizione lavorativa porta inesorabilmente l’arrivo di centinaia di curricula che i selezionatori devono vagliare e valutare, spesso in poco tempo. Impaginazioni pressoché identiche e candidati con esperienze simili non aiutano a farsi notare in un mare di forte competizione.
Prova a farti ispirare da alcuni form disponibili online in modo da aggiungere un tocco di originalità e lasciare il segno.
Se hai commesso anche te uno di questi errori, corri subito a sistemare il tuo CV!
Questi sono “passi falsi” che potrebbero farti perdere l’opportunità di ottenere un colloquio di lavoro.