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La famiglia ECDL mette a disposizione moduli formativi adatti a tutte le necessità: per la vita quotidiana, per lo studio, il lavoro e i ruoli professionalmente avanzati.

Questa certificazione, che attesta le competenze di base nel campo dell’informatica, in Europa si chiamava, fino a giugno 2019, ECDL (acronimo di European Computer Driving Licence), oggi ha cambiato nome in tutto il mondo e si definisce come ICDL (acronimo per International Certification of Digital Literacy).

In Italia il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca e Accredia hanno riconosciuto con apposite convenzioni questo sistema di certificazione, utilizzato oggi in circa 160 paesi in tutto il mondo e affermato ormai come strumento di valutazione sia nel contesto della ricerca di un lavoro sia nella formazione post diploma, tanto che le Università prevedono il conseguimento della certificazione in molti corsi di Laurea.

L’ICDL attesta il possesso delle competenze oggi necessarie per una adeguata cittadinanza digitale. Interessa gli utilizzatori, cioè chi usa computer o dispositivi mobili nei contesti più vari, dalla scuola agli ambienti di lavoro.

A differenza di altri percorsi di certificazione l’ICDL si caratterizza per:

uniformità, poiché i test sono identici in oltre 160 nazioni (garantendo così la validità del titolo a livello internazionale);
neutralità rispetto ai vendor, essendo aperto alle diverse piattaforme tecnologiche, da quelle “proprietarie” a quelle “open source”;
imparzialità, garantita da un sistema di qualità certificato.
I programmi dell’ICDL (così detti Syllabus, ossia i documenti ufficiali che descrivono dettagliatamente gli argomenti di ogni modulo) vengono costantemente aggiornati rispetto ai nuovi dispositivi mobili, tablet, IoT, smartphone, cloud, big data, social network, etc… Inoltre la diffusione a livello mondiale fa sì che l’ICDL sia oggi riconosciuta in circa 160 nazioni; gli esami in Italia possono essere conseguiti anche in inglese o completati all’estero in altre lingue.

 

AREE DI RIFERIMENTO

La Patente Europea del Computer si trasformerà nel nome, nel marchio ma soprattutto nella distribuzione dei moduli, distribuiti secondo le esigenze dei destinatari: ICDL Digital Citizen per il cittadino; ICDL Digital Student per il mondo della scuola; ICDL Workforce per l’università e il mondo del lavoro; ICDL Professional per i professionisti.
In Italia l’introduzione della nuova articolazione dei moduli organizzati all’interno delle nuove aree avverrà in maniera graduale, nel corso dei prossimi anni. L’evoluzione sarà integrata in modo progressivo nei progetti formativi e didattici che i Test Center ECDL hanno già avviato, in un percorso di evoluzione e miglioramento continuo.

Perché ICDL?

Molte istituzioni internazionali riconoscono la centralità del tema della digital literacy. La Fondazione ECDL sottolinea la piena conformità delle proprie certificazioni alle esigenze più recenti anche attraverso un cambio di nome: da ECDL (European Computer Driving Licence, la patente europea del computer) a ICDL (International Certification of Digital Literacy). In realtà il nome ICDL, sia pure con un diverso significato rispetto all’attuale, è già in uso in tutti i paesi extraeuropei dal 1998.
Tra l’altro, nell’ultimo trimestre del 2018 si è registrato anche il sorpasso di un paese extraeuropeo – Egitto – che è risultato primo nella classifica mondiale per numero di esami svolti, superando tutti i paesi europei.
Per meglio rimarcare la netta evoluzione e la distanza rispetto alle prime proposte, la Fondazione ha scelto anche un nuovo logo e una nuova immagine più lineare ed efficace nel descrivere l’attuale programma. Ciò che invece non cambia è l’impegno di AICA e della Fondazione ECDL/ICDL all’aggiornamento continuo dei contenuti dei moduli di certificazione.

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